FEDE, PAROLA, MISSIONE "ho creduto, perciò ho parlato (2 cor 4,13)"
Abbiamo scelto come titolo un versetto di Paolo, che peraltro è la citazione da un salmo. Sarà anche lo slogan della Giornata missionaria mondiale in Italia e caratterizzerà la proposta formativa dellottobre missionario e anche dellanno intero. La sua suggestione è potente. Dice insieme che il nostro Dio è il Dio vero perché parla; che la sua parola non è una parola che zittisce ma che fa parlare; che facendo parlare, la sua parola ci rende capaci di una risposta che ci permette di dire «io» (non è questa la libertà?) e quindi di essere finalmente qualcuno, anzi uno, cioè ciascuno unico e figlio nella relazione con il Dio Padre che genera e che chiama per nome.
Litinerario si snoderà scandendo diversi aspetti. Partiremo dalla costatazione che qualcosa come una fede / fiducia è necessaria sempre nelle relazioni tra persone. Se non credo non rivolgo una parola allaltro mettendoci dentro me stesso; ma se sono in grado di rivolgere una simile parola a un altro è perché a suo tempo (e anche ora) qualcuno ha creduto in me e me lha rivolta per primo. La fiducia, insomma, è la dimensione essenziale (insieme alla speranza e alla carità) di ogni relazione degna di un uomo. Su questo sfondo ci interrogheremo sulla fede di Gesù e sulla fede di Dio in noi. Per arrivare infine allesercizio della fede, colto in tre momenti qualificanti: la preghiera, la missione e la sempre necessaria conversione.