Vocazione, futuro, profezia e nuovi esodi: quattro passi per altrettante giornate, quelle nazionali di formazione e spiritualità missionaria, volute dall’Ufficio CEI per la Cooperazione Missionaria tra le Chiese e vissute alla Domus Pacis di Assisi da domenica 26 agosto a mercoledì 29 agosto 2018 dai 230 rappresentanti del mondo missionario delle diverse diocesi italiane.
Quattro passi ma un unico filo rosso che li tiene uniti: la Parola di Dio, che emerge sempre più come una realtà irrinunciabile. Una Parola che grazie al contributo dei vari relatori è stata presente con sincerità, autorità e competenza ed è servita per abbattere muri e creare ponti. Ponti tra giovani e adulti, tra laici e sacerdoti, tra uomini e donne, tra tutti e ciascuno.
Ma la Parola di Dio è stata spezzata anche nella lectio, guidata da Luca Moscatelli, biblista, che ha sottolineato come l’esodo sia un’esperienza da vivere quotidianamente nell’incontro con il Signore: un esodo da se stessi, una dinamica da non tradire.
Negli spunti che a conclusione del convegno le moderatrici delle singole giornate hanno voluto focalizzare, è stata data risonanza ad alcune sollecitazioni che devono accompagnare il rientro nei propri ambienti di vita ecclesiale.
Per esempio: ascoltare il grido dei giovani; l’idea di camminare insieme, cioè di costruire fraternità, che è la sfida del prossimo futuro della Chiesa.
Don Michele Autuoro, già direttore dell’Ufficio di cooperazione e di Missio, nel concludere il convegno a ha infatti sottolineato come l’intento di queste giornate fosse dare spunti, aprire porte, perché ognuno potesse avviare processi nei propri ambienti ecclesiali ma soprattutto a livello personale.