Hanno tutti un comune denominatore i progetti che la Pontificia Opera Infanzia Missionaria (POIM) propone ai fedeli di sostenere: sono sempre a favore dei bambini, in qualunque villaggio del mondo si trovino, e vengono attuati grazie all’impegno dei missionari che non si fermano di fronte alle difficoltà o alle condizioni di vita disagiate, ma condividono tutto con le persone per la quali operano.
Ecco tre progetti, a titolo d’esempio, che sostengono l’infanzia nel mondo.
BURKINA FASO
Il progetto “Camp Kizito” è un campo-scuola che ha come obiettivo quello di sviluppare nei bambini il rispetto di sé e degli altri.
Il campo si svolgerà nel mese di agosto, avrà la durata di 15 giorni e vi parteciperanno circa 300 bambini tra i 6 e i 14 anni.
PAPUA NUOVA GUINEA
Le suore Figlie di Maria Immacolata nella diocesi di Port Moresby hanno individuato 100 ragazzi che hanno lasciato la scuola in un villaggio della zona e per loro hanno ideato un progetto che offre delle ‘lezioni ponte’ che permetteranno il loro inserimento di nuovo nella scuola istituzionale.
ALBANIA
Un asilo più accogliente
Torovice in un villaggio albanese di circa 5mila abitanti le Suore Francescane gestiscono un asilo nido che si chiama “La Gioia di Vivere”. Questa scuola accoglie circa 70 bambini, la maggior parte dei quali proveniente da famiglie povere.
Questa struttura è stata costruita molti anni fa e oggi comincia ad essere fatiscente, sono necessari quindi lavori di ristrutturazione: dalla ricostruzione del tetto agli interventi di manutenzione.
HAITI
Il ‘Foyer de l’Esperance’ a Carrefour, sobborgo meridionale di Port-au-Prince, capitale di Haiti, è un luogo accogliente che riunisce i bambini bisognosi della zona, per offrire loro un sostegno sotto diversi punti di vista: alimentare, sanitario, educativo.
Il Foyer copre anche la retta scolastica di una ventina di bambini, le spese per un abbigliamento consono alla scuola e per i materiali didattici necessari.
Al momento viene garantito ai ragazzi che frequentano il Foyer solo il pranzo della domenica, ma il progetto prevede un programma alimentare che possa coprire i pasti per tutta la settimana.
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