UFFICIO NAZIONALE PER LA COOPERAZIONE MISSIONARIA TRA LE CHIESE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Giornate di Assisi: “dopo le macerie, il coraggio di cambiare”

“Se fuori dalle nostre case ci sono macerie, se la comunità, la vita pastorale, quella sociale ed economica sono sfilacciate; se il tempio crolla”, non possiamo stare sicuri e tranquilli all’interno di una vita quotidiana che traballa. La teologa Laura Verrani, docente di Formazione biblica all’Istituto di Musica e Liturgia dell’Arcidiocesi di Torino, ha riletto ed interpretato così un testo del […]
27 Agosto 2021

“Se fuori dalle nostre case ci sono macerie, se la comunità, la vita pastorale, quella sociale ed economica sono sfilacciate; se il tempio crolla”, non possiamo stare sicuri e tranquilli all’interno di una vita quotidiana che traballa.

La teologa Laura Verrani, docente di Formazione biblica all’Istituto di Musica e Liturgia dell’Arcidiocesi di Torino, ha riletto ed interpretato così un testo del profeta Aggeo (1,1-9 ‘la mia casa è in rovina’) di grande attualità.

“Aggeo scrive nel 520 a.C. solo da pochi anni il popolo di Israele è tornato dall’esilio di Babilonia”, ricorda la teologa. Ma non molto è cambiato nella vita della comunità. Quel popolo “aveva vissuto un grande schock, l’esilio, ma non aveva compreso la portata storica dell’evento.

La Verrani è intervenuta oggi alla prima sessione delle Giornate di Spiritualità Missionaria in corso ad Assisi, organizzate dalla Fondazione Missio.

“Anche noi in questo periodo storico stiamo ripartendo, dopo la pandemia, col freno a mano tirato… Allo stesso modo Aggeo vedeva le macerie di quei tempi e chiamava macerie ciò che noi chiamiamo fragilità”.

Si tratta però di una fragilità che manifesta una grande inerzia, una debolezza, una mancata comprensione. Abbiamo “la sicurezza del nostro orticello” ma trascuriamo il nostro tempio.

“Le case sono state ricostruite ma non il tempio – spiega la teologa – e il tempio non è solo il luogo del Signore, è il luogo di tutti. E’ il luogo della socialità e della condivisione”.

Il profeta invita ad intercettare non all’esterno di noi (“l’azione del re Nabucodonosor”), ma dentro, la causa di quella fragilità che lasciava intravedere il crollo delle certezze.

Il prendere atto di quel che ci circondano ci consente l’uscita dall’inerzia:

“La parola del Signore arriva sempre quando c’è bisogno di dire: coraggio! Coraggio! Coraggio!”. E da quel coraggio si rinasce.

Laura Verrani guiderà le lectio dei prossimi giorni ad Assisi.