UFFICIO NAZIONALE PER LA COOPERAZIONE MISSIONARIA TRA LE CHIESE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Missionari Martiri/2: “Progetto Mapuordit”, centro per giovani nella diocesi di Rumbek Sud Sudan

ll secondo dei sette video per la Giornata dei Missionari Martiri presenta il progetto scelto da Missio Giovani come impegno concreto da vivere in occasione della Giornata
11 Marzo 2022

Anche quest’anno la Giornata dei Missionari Martiri lascia un segno concreto di speranza, con la realizzazione di un progetto in Sud Sudan per la ristrutturazione del Centro giovani della missione di Mapuordit nella diocesi di Rumbek.

La regione è vasta 60mila chilometri quadrati ed è abitata da un milione e 600mila persone, di cui solo 180mila sono cattolici.

Al villaggio di Mapuordit i primi missionari comboniani arrivarono nel 1993 per aiutare la diocesi a ripartire in tempi difficili.

Oggi sono alla guida della parrocchia St. Josephine Bakhita composta da duemila persone, suddivisa in 10 cappelle, con 20 catechisti.

Nell’area di Mapuordit sono frequenti le rappresaglie e le vendette tra clan. La povertà e la mancanza di prospettive lavorative destabilizzano i ragazzi cresciuti in un Paese come il Sud Sudan che nell’indice di sviluppo umano occupa il 185esimo posto su 189. Per questa ragione sono di vitale importanza azioni in ambito educativo e formativo per aiutare a trovare una soluzione pacifica ai conflitti e costruire una cultura di pace, specialmente tra i giovani.

Le attività nella parrocchia di St. Josephine Bakhita offrono ai giovani di Mapuordit un punto aggregativo ed educativo dove incontrarsi e condividere idee e risorse per la formazione ad una cultura cristiana di pace, giustizia e riconciliazione.

Il progetto ha come obiettivo la ristrutturazione del Centro pastorale giovanile per promuovere iniziative per la formazione umana e spirituale, per la giustizia e la riconciliazione, corsi sulla Bibbia, ritiri spirituali, attività sportive, culturali e artistiche.

La ristrutturazione del Centro darà ai missionari la possibilità di migliorare la vita e la sicurezza per centinaia di giovani del villaggio: l’obiettivo è riparare il dormitorio (capienza 40 persone), sostituire il sistema dell’ufficio pastorale-giovanile e del dormitorio (otto pannelli solari e otto batterie) che regolarizza la fornitura di energia alle molte attività del complesso.

Per vedere il video che descrive il progetto clicca qui